Nell’ambito della collaborazione costante con Università e Centri di Ricerca, abbiamo partecipato a diversi progetti, come capi progetto, come sponsor o come partner, sempre con l’intento di sperimentare e cercare nuove soluzioni. I nostri laboratori di meccanica, di elettronica e di conservazione dei beni culturali, sono a disposizione per trovare insieme le soluzioni tecniche più adatte.
Il progetto SAFE – the SustainAbility of italian Film hEritage: Archival Infrastructures, Digital Preservation, Stewardship Strategies indaga la sostenibilità del patrimonio cinematografico italiano non- fiction e non-theatrical.
Il progetto è condotto in collaborazione con più archivi del segmento, una comunità quotidianamente impegnata nell’affrontare questioni di grande complessità e diversificata al proprio interno: da un lato allineata a standard internazionali o parte di federazioni riconosciute, dall’altro e non di rado ai margini di procedure e quadri istituzionali, legislativi e governativi, un complesso di archivi che dà origine a un approccio diversificato ai protocolli di conservazione e accesso e al manifestarsi di differenti soggettività e sensibilità patrimoniali e culturali.
SAFE mira a delineare una gestione responsabile del patrimonio cinematografico considerato e a immaginare narrazioni e strategie sostenibili. Un approccio collaborativo, paritario e inclusivo orientato in direzione di un concetto più ampio di patrimonio cinematografico e storia del cinema e di scambio e condivisione di conoscenze archivistiche, storiche e scientifiche in un quadro etico, transnazionale e transculturale.
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Progetto finanziato e coordinato dalla Getty Foundation attraverso l'iniziativa Conserving Canvas, nell’ambito del quale le Gallerie Nazionali di Arte Antica hanno realizzato il restauro strutturale delle tele monumentali della Sala del Trono di Palazzo Barberini in collaborazione con CBC Conservazione Beni Culturali.
Tecno.EL ha partecipato per la misura dei gradienti termoigrometrici delle tele oggetto di restauro, producendo delle mappe che mostrano la distribuzione di questi gradienti e che aiutano a comprendere il grado di stress a cui il materiale è sottoposto. Gradienti molto marcati di temperatura e di umidità possono indurre movimenti differenziali e di conseguenza creare danni allo strato pittorico.
I vari contributi sono illustrati nel canale video VIMEO
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Conserving Canvas
SenSI - Nuovi Sensori MEMS per un Sistema Integrato di monitoraggio per la conservazione, valorizzazione e fruizione dei Beni Culturali.
Il progetto intende sviluppare un sistema tecnologico integrato che provveda al monitoraggio del microclima e della qualità dell’aria negli spazi chiusi o aperti dedicati ai beni culturali per promuovere la loro conservazione, valorizzazione e fruizione. Oltre ad eseguire la mappatura degli inquinati atmosferici, si intende effettuare il monitoraggio del degrado dei beni culturali mediante un approccio non invasivo che prevede l’utilizzo di biosensori. In tal modo sarà possibile trovare in tempo reale una correlazione diretta tra inquinanti atmosferici e degrado dei beni culturali.
Il sistema tecnologico integrato sarà utile non solo per la diagnostica e il controllo del degrado dei beni culturali, ma anche per gestirne la fruizione valorizzandone il contenuto attraverso strumenti tecnologici interattivi. In particolare il sistema proposto intende fornire ai visitatori un supporto per diversi contenuti multimediali sulle opere presenti e suggerirà diverse alternative di percorsi museali o archeologici al fine di rendere più accattivante e piacevole la visita. In fine, il sistema tecnologico integrato intende promuove anche la sicurezza poiché prevede la geo-localizzazione sia indoor che outdoor del visitatore (tracking) mediante l’utilizzo di ”Beacon” che verranno forniti all’ingresso dell’area museale o archeologica, che consentono l’identificazione impersonale di soggetto “fuori percorso”, “fermo”, “fuori dal gruppo organizzato”, “all’ interno dello spazio dopo la chiusura”. La geo-localizzazione ha anche funzione strategica di mercato, poiché consente di valutare il “gradimento” dei percorsi proposti, l’interesse suscitato dai totem informativi, il gradimento delle zone di servizio (es. caffetteria e book shop). In tale modo sarà possibile effettuare modifiche consapevoli per ottimizzare la fruizione dell’ambiente visitato.
Il progetto prevede lo sviluppo di diverse tecnologie avanzate: sensori e biosensori con supporti digitali (tecnologia IoT) per il monitoraggio continuo (indoor e outdoor) del microclima, degli inquinanti atmosferici e del degrado dei beni culturali al fine di sviluppare di modelli di dispersione degli inquinanti e la salvaguardia del patrimonio artistico; un sistema di geo-localizzazione con “Beacon” in tecnica GPS per l’ outdoor e in triangolazione con tecnica Bluetooth per l’ indoor; applicazioni software per l’utenza con multimedialità quali Augmented reality, Virtual Museum, Realtà virtuale; piattaforma software di gestione del sistema con operatività in “Cloud”.
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Il progetto è svolto da un consorzio costituito da TECNO.EL srl, ARAUNDU srl e ENEA, membri aventi specializzazioni complementari per l’ottenimento di un prodotto finito altamente competitivo. Il progetto è stato finanziato da POR FESR LAZIO 2014 – 2020 Sostegno al riposizionamento competitivo di sistemi e filiere produttive Avviso Pubblico n.7 “Beni Culturali e Turismo” - Progetti Integrati- Programmazione 2014-2020.
TECNO.EL insieme ad Enea ed Enertecna, ha iniziato grazie al finanziamento del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, la ricerca e lo sviluppo del Sistema di misura a sensori chimici Olimpos. Il sistema di monitoraggio si basa su sensoristica chimica ad elevata sensibilità, applicata per valorizzare l’ambiente e promuovere l’industria, tramite la ricerca e progettazione di prodotti tecnologici innovativi per i settori della Smart Specialization Strategy e Green Economy con i seguenti obiettivi:
Efficientamento e ottimizzazione degli impianti di trattamento biomasse
Miglioramento delle capacità di conservazione artistica nei beni culturali
Soluzione di monitoraggio per le industrie del settore energetico
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Ammesso alle agevolazioni previste dai fondi PON “Ricerca e Innovazione” 2014-2020 del MIUR, il progetto fa parte di un percorso finalizzato a sostenere una serie di settori considerati strategici. Il progetto nasce per capire come utilizzare e valorizzare l’acqua nei sistemi colturali del Sud. Enti pubblici di ricerca e imprese private hanno creato un partenariato per finalizzare azioni di ricerca industriale e intuizioni di sviluppo sperimentale per innovare l’uso dell’acqua nelle aziende agricole da cui traggono origine le materie prime per le filiere agroalimentari. Il progetto mette insieme le competenze del mondo industriale e le conoscenze accademiche, per costruire gli strumenti adatti a utilizzare al meglio le risorse idriche a disposizione delle aziende agricole. Gli strumenti sono diversi e vengono riposti in cinque scomparti del toolbox, ogni scomparto corrisponde ad un obiettivo realizzativo (OR) del progetto Water4AgriFood.
Quest’obiettivo realizzativo si concentra sulle tecniche di irrigazione di precisione da adattare alle aziende del sud con sperimentazioni in diverse sedi (Puglia, Sicilia, Emilia Romagna). L’obiettivo è ridurre gli apporti irrigui senza penalizzare le produzioni.
Monitoriamo lo stato idrico del suolo e della vegetazione, come prerequisito per mettere in pratica l’irrigazione di precisione: si fornisce acqua alla coltura a rateo variabile nello spazio (rispettando le mappe di variabilità del suolo) e nel tempo (in funzione della sensibilità allo stress idrico di ciascuna fenofase di cui si compone il ciclo colturale della specie coltivata). Il monitoraggio aumenta le capacità di osservazione del campo facendo ricorso a sensori per misurare l’umidità del suolo, il flusso traspirativo delle colture e analizzare le radiazioni emesse dalla vegetazione.
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